Halloween è ormai alle porte, i travestimenti mostruosi sono pronti e tutti si preparano a modo loro alla notte dei morti: chi per una festa in maschera, chi per una serata particolare con la dolce metà; qualcuno di certo ha in programma di vedere un film horror con gli amici, o magari i più coraggiosi lo guarderanno in solitaria, con tanto di pop-corn, bibite e… mani davanti agli occhi! Se avete qualche esperienza con questo genere di film, sapete che generalmente si dividono in due tipi: ci sono quelli caratterizzati da presenze mostruose soprannaturali, come fantasmi, demoni o mostri del filone letterario Gotico, e poi quelli un po’ più realistici, dove fa sempre la sua comparsa un misterioso e inarrestabile serial killer mascherato: i cosiddetti slasher movies.
Abbiamo già parlato in altri articoli di come difendersi dall’attacco dei più classici mostri del genere Gotico, come un Vampiro o un Lupo Mannaro, nonché dell’eventualità di una apocalisse Zombie. Questa volta invece indagheremo qualcosa di molto più realistico, cioè un semplice essere umano… il quale però può rivelarsi ancora più mostruoso degli altri. L’ispirazione migliore ci viene dai più classici B-movie americani, come Non aprite quella porta, Nightmare, Venerdì 13, la saga di Halloween e tanti altri, più o meno famosi. Certo, non tutti gli antagonisti di queste pellicole sono totalmente umani: alcuni, come Freddy Krueger, compaiono soltanto negli incubi, ma assumono comunque forma fisica a un certo punto del film; altri sembrano dotati di forza e resistenza soprannaturali, una incredibile sopportazione del dolore e… una totale insensibilità emotiva.
Veri mostri, in definitiva, ma pur sempre in carne e ossa, umani e mortali: qualcosa, insomma, che con una buona spada e la giusta dose di coraggio (o disperazione), si può sempre affrontare. Già, ma quale spada è la più adatta allo scopo? È difficile individuare un solo tipo di avversario, perché questi differiscono sempre per le armi usate o per le loro tattiche preferite. Abbiamo già citato Freddy, con i suoi iconici artigli a falce da giardiniere; le armi più gettonate dagli altri solitamente sono i coltellacci da macellaio –ad esempio per Michael Myers nella saga di Halloween – o la motosega, come in Non aprite quella porta, mentre alcuni di questi killer agiscono addirittura a mani nude. Jason Voorhees di Venerdì 13, infine, predilige un’ascia o ancora meglio… un machete!
Quale che sia la loro arma, tutti questi personaggi sono accomunati dalla medesima sete di sangue, che li rende molto difficili da uccidere e quasi inarrestabili. Il terreno di scontro può essere molto vario, ma generalmente si tratta di un ambiente chiuso, come una cantina, una rimessa o semplicemente l’interno della vostra abitazione. Combattere in uno spazio aperto è qualcosa di più raro, con serial killer del genere, i quali invece tendono a spingere le proprie vittime verso qualche sorta di trappola mortale, in modo da poterne disporre come vogliono. Abbiamo già parlato anche di questa eventualità, vagliando i migliori tipi di spada da poter usare per difendersi da un aggressore nella propria abitazione, perciò possiamo già dire che in uno spazio ristretto non è conveniente usare armi lunghe come la Spada a due Mani o lo Zweihander, e in generale i colpi di taglio sono più difficili da portare, dal momento che potremmo urtare mobili o pareti negli stretti corridoi in cui ci troveremo a combattere. Anche una Sciabola è quindi poco consigliabile, così come il Kriegsmesser.
Teniamo presente, poi, che non si tratterà di un semplice duello: anche se il nostro avversario brandisce un’arma, non la userà mai come un vero combattente, ma si limiterà a menare potenti colpi singoli ben piazzati, cercando di avvicinarsi il più possibile. Questo può giocare a nostro favore, se usiamo qualcosa come un Rapier: colpire e infilzare a distanza un nemico del genere è molto facile, ma non basterà. Le ferite causate da questo tipo di attacchi sono sì più letali rispetto a quelle di taglio, ma hanno un potenziale molto inferiore nel bloccare il bersaglio. Insomma, un serial killer come Michael Myers o Jason non farà minimamente caso a una lama sottile che lo trapassa da parte a parte, ma anzi se ne infischierà allegramente e continuerà ad avanzare per afferrarci o… affettarci. Inoltre un Rapier o una Spada da Lato sono armi fin troppo lunghe per usarle in un ambiente ristretto, e potrebbero intralciarci durante la fuga.
Scappare, in effetti, è quasi sempre l’idea migliore in questi casi – almeno inizialmente. Un killer psicopatico non è stupido e attacca solo quando sa di avere un vantaggio, perciò cambiare il terreno di scontro, o ancora meglio tendergli una trappola, è il modo più astuto di provare a cavarsela: è così che in molti di questi film, il personaggio più in gamba – spesso una ragazza – riesce talvolta a salvarsi la pelle. Dunque ci serve una spada abbastanza corta da non intralciare la fuga, e magari da essere occultata, ma che al contempo sia in grado di portare sia colpi di taglio importanti che buoni affondi: di volta in volta potremmo aver bisogno di ferire l’aggressore abbastanza da distrarlo, oppure, nel caso fossimo abbastanza vicini e disperati da tentare il tutto per tutto, portare un singolo affondo diretto al punto del corpo più debilitante, se colpito: il viso.
Tra le spade corte perfette allo scopo spiccano il Gladio e la Cinquedea, che abbiamo già proposto come ideali per l’autodifesa casalinga: il primo, usato nelle strette formazioni dai soldati romani per infilzare i nemici da dietro lo scutum, in realtà ha una geometria ottima anche per portare colpi di taglio, mentre la seconda è stata creata appositamente per difendersi dagli aggressori nelle strette calli veneziane; anche la Wakizashi, che consiste letteralmente in una Katana in miniatura, sarebbe un’ottima scelta. Esiste però una spada che è il perfetto connubio tra le varie caratteristiche che abbiamo elencato, e sembra fatta apposta per il nostro scopo: lo Yatagan.
Questa spada corta usata per lungo tempo nell’Impero Ottomano sembra una via di mezzo tra il machete di Jason e un coltello Kukri; la sua lama a filo singolo è incurvata verso l’interno, in modo da ricordare vagamente la forma di una falce, ma la punta torna a rivolgersi verso l’alto in una forma a “S”. Questa geometria particolarissima, forse derivata dall’antico Kopis greco o dalla Falcata celta-iberica, permette sia di menare colpi di taglio potenti, sia di portare affondi precisi grazie all’allineamento della punta con il manico. Quest’ultimo poi è anch’esso molto interessante: privo di guardia, termina in una caratteristica forma a due valve, che ricordano un po’ una tibia umana e migliorano la presa sull’arma durante il fendente, ma sembrano anche perfette per inserirvi il pollice e generare più forza nell’affondo con presa rovesciata, tipica di una daga: proprio quello che cerchiamo, nel caso estremo di trovarci a strettissimo contatto con il nostro killer!
Insomma, con il suo aspetto vagamente inquietante e la sua funzionalità, lo Yatagan è certamente la spada perfetta da nascondere sotto al vostro travestimento, se avete paura di ritrovarvi inseguiti da Michael Myers o da Freddy Krueger durante la notte di Halloween! Sperando che invece dobbiate preoccuparvi soltanto dei dolcetti o degli scherzetti di inquietanti bambini travestiti, La Spada Perfetta vi augura una… terrificante notte delle streghe!
Beh, vado subito a compramene uno su amazon…
Bell’articolo, Spada! Ma cosa consigli per incidere e scavare le zucche?
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Direi Un bel coltello Bowie! Altrimenti lo Yatagan va benissimo anche per le zucche, con la sua forma ergonomica… e poi le zucche sono perfette per fare pratica con le spade, a partire dal 2 novembre 😛
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