Cutlass

Anche detto “Sciabola da Abbordaggio“, in quanto considerato dai più una variante della Sciabola, sensibilmente più corta ma a lama larga e spessa, molto resistente. Il termine “Cutlass” è molto usato in lingua inglese, ma pare che derivi da una parola francese che significava, letteralmente, “Coltellaccio“. Ottima spada sia per i combattimenti in spazi ristretti che per tagliare cime a bordo di una nave. Ne esiste una grande varietà di forme diverse, la maggior parte delle quali presentano una guardia tipica della Sciabola, con paramano, guardia a tre vie, o elsa a “mezzo cesto”, che copre bene la mano avanzata.

Spada Cutlass Sciabola da Abbordaggio
Tre varietà di Sciabola da Abbordaggio (Cutlass) al Museo delle Armi Antiche di San Marino – (Ph. Samuele Pareschi)

Il Cutlass, chiamato in italiano “sciabola da abbordaggio”, è considerato generalmente un tipo di sciabola corta usato soprattutto in ambito navale. In realtà, pur assomigliando molto alla sciabola per forma e modalità di utilizzo, si tratta di un’arma sviluppatasi per conto proprio, e che differisce da quest’ultima in alcune caratteristiche.

Prima di tutto, però, parliamo del suo nome: qualcuno si sarà chiesto perché ho voluto usare prima la versione inglese. Ebbene, pare che l’etimologia si sia evoluta dalla parola italiana “coltellaccio”, la quale però stava ad indicare una generica lama usata a bordo delle navi, sia per il combattimento che per pura utilità. Da qui, il termine si evolse nel francese “coutlas” e poi nell’anglosassone “cutlass”; tuttavia nel frattempo l’oggetto in questione non era più un semplice coltello, ma aveva assunto connotati più specifici di arma e quindi alcune nuove caratteristiche.

La lama del Cutlass è sempre monofilare e piuttosto robusta, adatta insomma sia al combattimento che ad un uso più spartano, come tagliare le cime o anche il legno. Di norma è una lama ricurva, ma esistono anche molte sciabole da abbordaggio a lama diritta. Comunque, si tratta sempre di una lama abbastanza corta da poter essere usata efficacemente negli spazi angusti di una nave, per combattere sia sopra che sottocoperta.

La guardia è quella che ha più varianti: si va dalla totale mancanza di quest’ultima nei modelli più semplici, alla guardia cruciforme ridotta in stile orientale, fino ad arrivare alla presenza di un paramano come nelle sciabole e, infine, a guardie complete anche molto ingombranti. Quest’ultimo tipo sembra essere il più diffuso nei modelli standardizzati, soprattutto inglesi e francesi: la mano era così totalmente al sicuro durante il combattimento.

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Cutlass della marina francese esposto al Museo delle Armi Antiche di San Marino – Ph. Samuele Pareschi

I motivi per cui il Cutlass fu largamente impiegato dalla marina militare di varie nazioni (oltre che, probabilmente, da molti pirati e corsari), non risiedono solo nelle sue dimensioni. Innanzitutto, i colpi portati di taglio sono molto più semplici e sicuri rispetto agli affondi, che operati da un combattente inesperto (come ad esempio una recluta), possono portare a scoprirsi inutilmente, risultando in una rapida sconfitta. Inoltre, il colpo di taglio è probabilmente più efficace quando si parla di autodifesa, dal momento che copre un’area maggiore rispetto al singolo affondo; a questo aggiungiamo che menomare l’avversario piuttosto che infilzarlo ha di norma un effetto istantaneo nel bloccare il suo attacco.

Ma c’è di più: osservando soprattutto i modelli di Cutlass inglesi più recenti, in particolare quelli della seconda metà del 1800, notiamo una crescente predilezione per la guardia piena, sempre più ampia e pesante, oltre che per una lama massiccia e generalmente diritta, priva di curve. Si può pensare ragionevolmente ad almeno due motivi per questa particolare scelta su molte spade regolamentari dei corpi di marina inglesi: in primo luogo, bisogna tenere conto che, a differenza di molte altre spade classiche, queste corte sciabole trascorrevano la maggior parte del tempo sottocoperta, nella rastrelliera delle armi, pronte ad essere impugnate in fretta e furia soltanto nel caso di un abbordaggio programmato o della necessità di difendersi da parte dell’equipaggio. Ecco perché le dimensioni dell’elsa e il peso totale dell’arma non diventano un problema, dal momento che non si tratta di spade che dovevano essere indossate, benché ciò fosse comunque fattibile. Una maggiore protezione e robustezza andavano dunque tutte a vantaggio di chi la utilizzava.

cutlass inglese ottocento

Secondariamente, si deve pensare che gli uomini imbarcati non sempre erano esperti schermidori o veterani, anzi, il più delle volte si trattava di giovani reclute, oppure di vecchi lupi di mare provenienti però da estrazioni sociali medio-basse, e dunque con un addestramento nullo o molto basico riguardo all’arte della spada. Ecco che una maggiore protezione era dunque assolutamente necessaria, così come un’arma dalla forma che incoraggiasse il più possibile a portare tecniche di taglio piuttosto che affondi: questi ultimi sono infatti colpi che, se portati nel momento sbagliato o da un guerriero inesperto, possono scoprire la guardia in maniera drammatica. Possiamo quindi supporre che uno dei motivi per cui la maggior parte dei Cutlass sembrano armi totalmente orientate al taglio, sia proprio quello di convincerne istintivamente anche gli spadaccini meno esperti. Gli ufficiali invece preferivano spesso indossare spade più eleganti e raffinate sul ponte di comando, come simbolo della propria autorità e rango sociale: la Sciabola era un classico soprattutto nel XIX secolo, ma in epoche precedenti uno Spadino, una Schiavona o addirittura un Rapier non sarebbero sembrate fuori posto alla cintola di personaggi simili.

Il mito secondo cui sarebbero stati i pirati ad inventare il Cutlass non ha fondamento, tuttavia non c’è ragione di credere che non ne facessero anch’essi largo uso, data la sua grande utilità in ambito navale; d’altro canto, chi più di un rozzo pirata, reclutato chissà dove nel primo porto disponibile, necessitava di una spada che lo proteggesse bene, ma che fosse anche robusta e potente?

Va menzionato il fatto che molti altri tipi di spada corta usati al di fuori dell’ambito navale, sia nell’Ottocento che nei secoli precedenti, sono da considerarsi del tutto analoghi alla definizione generica che diamo qui di Cutlass. Queste tipologia di spada, in lingua inglese, sono generalmente definite come “hanger“, in riferimento all’abitudine di portarle appese alla cintura, con una o due cinghie che distribuivano meglio il peso dell’arma. Va sotto questo nome, ad esempio, il briquet napoleonico da fanteria, che a sua volta ha ispirato armi quasi identiche negli eserciti di molti paesi europei e in America. Anche il klewang olandese, sebbene derivato da un’omonima spada indonesiana, è molto più simile ai classici Cutlass, e in particolare a quello della marina francese del 1833, con la sua guardia asimmetrica a mezzo cesto pieno. Molte spade simili al Cutlass, in Italia, vengono chiamate semplicemente sciabole, o con epiteti come “sciabola corta da fanteria”.

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