Troppo basso o troppo gracile? La spada adatta alla tua corporatura

Non tutti i guerrieri sono uguali, e questa è una verità che vale nella vita come nello sport: lo sa bene, ad esempio, chi ha praticato pugilato o altre arti marziali a livello agonistico. Il peso di un combattente, così come la sua altezza, influiscono moltissimo sullo scontro, perciò è importante che, in una gara regolare, gli sfidanti appartengano per lo meno alla stessa categoria. Tuttavia questa suddivisione non è sempre stata riconosciuta, in particolare nei tempi antichi e nel Medioevo: due avversari potevano spesso differire enormemente per taglia, soprattutto in guerra dove onore e giustizia erano concetti molto labili e soggettivi.

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Al giorno d’oggi riconosciamo le differenze di corporatura a livello genetico, ma può ancora accadere di dover affrontare un avversario molto più alto, più grosso o semplicemente più forte di noi. Alcune arti marziali orientali sono state sviluppate proprio per questa evenienza, come ad esempio Judo o Aikido; ma quando si tratta di scherma, il vero discrimine tra vittoria e sconfitta è costituito dall’equipaggiamento.

Ma perché preoccuparsi della differenza di corporatura o di forza con il nostro avversario, se si tratta di un duello armato? Tanto c’è una spada tra lui e noi, e un colpo a segno vale l’altro, giusto? Sbagliato!

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Innanzitutto, in un combattimento all’ultimo sangue, il primo grande fattore che può significare la differenza tra la vita e la morte è l’altezza. Non è bello, ma i più bassi sono spesso discriminati: maggiore altezza significa maggiore allungo e poter colpire l’avversario quando lui ancora non riesce a raggiungervi è un vantaggio non da poco. Certo, quando la differenza è di pochi centimetri si può sopperire facilmente con un rapido gioco di gambe, ma un combattente alto un metro e mezzo avrà sempre enormi difficoltà contro un avversario di due metri!

In secondo luogo, massa e forza fisica sono anch’esse molto importanti. Quando si tratta di vita o di morte, non è raro che si giunga ad una lotta in corpo a corpo molto ravvicinata, con prese e tecniche che sono contemplate anche in vari trattati di scherma medievale. Questa è la prima cosa che un combattente più debole del suo avversario deve tenere a mente; per non parlare del fatto che un colpo sferrato con grande forza sarà più difficile da parare o deviare, in una situazione di stress.

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Un duello con Brocchiero e Spada da Lato

Cerchiamo allora di capire quale tipo di spada e quale stile di combattimento siano più adatti a ogni sorta di stazza, in modo da controbilanciare i suoi limiti fisici oppure da accentuarne i vantaggi. Le scienze motorie individuano tre grandi “somatotipi”, ovvero tipologie di corporatura, verso cui ogni persona è più o meno geneticamente predisposta: Ectomorfo, Mesomorfo ed Endomorfo. Un Ectomorfo è portato ad essere molto snello, con poco grasso ma anche poca massa muscolare, perciò è il tipo generalmente più debole dei tre. Il Mesomorfo è quello, in un certo senso, più fortunato, in quanto tende ad avere molti muscoli e pochissimo grasso, il che lo rende piuttosto versato negli sport. Infine, l’Endomorfo accumula più facilmente massa grassa, soprattutto sui fianchi, ma è anche caratterizzato da un’ossatura robusta e un ottimo tono muscolare.

Questi tre tipi di corporatura non prendono però in considerazione l’altezza, che può essere determinante in un duello. In questo particolare articolo discuteremo pertanto solo due tipologie di stazza e cercheremo di individuare la tecnica di spada più adatta a ciascuna di esse: l’individuo più basso del suo avversario e quello più debole, cioè l’Ectomorfo. Degli altri due somatotipi e dell’individuo “estremamente alto” parleremo invece nel prossimo articolo di questa miniserie.

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I tre tipi di corporatura, da sinistra: Ectomorfo, Mesomorfo ed Endomorfo.

Innanzitutto prendiamo in considerazione un individuo molto basso. Non parliamo per forza della statura di uno Hobbit delle opere di Tolkien, ma semplicemente di qualcuno che, in rapporto all’altezza media degli avversari che deve affrontare, si trova spesso ad essere in svantaggio. Indipendentemente dalla sua forza fisica, questa persona dovrà scegliere un tipo di spada che gli permetta di sopperire allo scarso allungo naturale dei suoi arti. La prima opzione che salta alla mente è una semplice e versatile Spada a Due Mani: più lunga della media, consente una grandissima varietà di tecniche e qualcuno con un baricentro basso può contare su un migliore equilibrio per maneggiarla. Si tratta senz’altro di una buona scelta, ma esiste un’arma molto più adatta a massimizzare l’allungo: il Rapier. La spada a striscia permette infatti di portare affondi velocissimi e letali pur mantenendo una certa resistenza e la sua guardia, di solito a cesto o a coppo, protegge bene la mano avanzata e funge da una sorta di piccolo scudo incorporato, perfetto per deflettere anche attacchi a distanza ravvicinata: un’evenienza tutt’altro che rara, se l’avversario è più alto di noi.

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Qualcuno potrebbe suggerire anche l’uso del Montante – la versione leggermente più contenuta dello Zweihander – come opzione valida per massimizzare l’allungo. Per quanto la tecnica del Montante sia, in definitiva, alla portata di chiunque, questo resta sempre un’arma pesante e difficile da maneggiare, a maggior ragione per qualcuno dalla statura ridotta. Insomma, se non siete molto alti, lo Spadone rinascimentale non è esattamente l’arma perfetta nella quale impratichirsi; ma ciò non vuol dire che non possiate diventare abilissimi nel suo uso, con molta pratica e tanto duro allenamento!

Per quanto riguarda il somatotipo dell’ectomorfo (quello cioè fisicamente più debole), si aprono diverse possibilità. In molti giochi di ruolo o film d’azione, un combattente magrolino o una donna poco allenata sono spesso associati anch’essi, immediatamente, al Rapier, ritenuto una spada leggera e molto agile: niente di più lontano dalla realtà! In quanto a peso e lunghezza, quest’arma è infatti paragonabile ad una Spada a Due Mani, ma utilizzandola a mano singola il braccio si stanca presto ed è in particolare il polso a risentirne, tanto che una persona dalla costituzione gracile ha bisogno di un duro allenamento per poterla usare con efficacia. Paradossalmente, la Spada a Due Mani sarebbe una scelta migliore per un fisico del genere, in quanto distribuire il peso su due arti permette di usarla molto più facilmente e velocemente. Resta comunque un’arma tutt’altro che leggera, perciò, applicando lo stesso concetto, la spada più adatta ad un ectomorfo potrebbe essere invece la Katana, più corta e meno ingombrante.

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Tuttavia, proprio lo scarso allungo della Katana ne fa un’arma… “a doppio taglio”, seppure in senso metaforico! Una persona con poca forza fisica deve evitare assolutamente il corpo a corpo ravvicinato, quindi cercare di allontanare un avversario il più possibile, mentre stili come il Kendo e il Kenjutsu prevedono di avvicinarsi molto, giungendo anche al contatto fisico. Al contrario, uno stile di combattimento come quello della scherma sportiva sarebbe più adatto, anche considerata l’arma tipica che viene impiegata, cioè lo Spadino. Si tratta della spada forse più leggera di tutte, una evoluzione del Rapier in chiave “portatile”, perfetta per chi non dispone di una grande forza fisica, come il medio gentiluomo francese del Settecento. È uno degli stili di combattimento maggiormente raffinati, il cui studio è stato per lungo tempo prediletto e portato agli estremi.

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Restando nel campo della scherma tradizionale, la spada più diffusa a livello geografico nel mondo e allo stesso tempo la più studiata è invece la Sciabola. Questa è un’altra opzione interessante per il somatotipo dell’ectomorfo, in quanto la Sciabola mediamente non supera i 900 grammi di peso, le sue tecniche consentono un allungo pregevole e l’avversario è fortemente scoraggiato dal tentare il corpo a corpo, rischiando da ogni parte tagli profondi al minimo tentativo di presa. Considerato che molti stili di combattimento con questa spada prevedono anche guardie “riposanti”, con la lama abbassata e la mano sinistra appoggiata al fianco, si tratta certamente di un’ottima scelta per qualcuno che deve risparmiare energie!

Riassumendo: se volete iniziare a imparare uno stile di scherma storica ma vi sentite spesso più deboli dei vostri avversari o avete poca resistenza, Sciabola o Spadino sono quello che fa per voi; se, invece, il problema è l’altezza, la cosa migliore è puntare sul Rapier o sulla Spada a Due Mani. Detto questo, comunque, non c’è assolutamente nessun ostacolo nell’apprendere tipi di combattimento anche diametralmente opposti a quelli descritti, a prescindere dalla vostra corporatura. In fondo il vero motivo per il quale si inizia lo studio della scherma storica non è l’idea di intraprendere veri combattimenti all’ultimo sangue, ma quella di praticare uno sport che vi appassioni, tenersi in forma, mettere in campo un po’ di sano agonismo o semplicemente divertirsi!

Nel secondo capitolo di questa serie parleremo invece della spada perfetta per altre tipologie di corporatura!

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