Crocifissi, paletti e acqua santa sono pronti nel baule, insieme a una scatola di pallottole d’argento e spezie mistiche dall’oriente. I tomi di magia proibita sono impilati in un angolo, mentre pistola e coltello fanno bella mostra di sé alla cintola. La giacca, il mantello e un cappello a tesa larga danno il tocco finale, e la caccia può avere inizio. Manca soltanto una cosa… la spada giusta!
Dal cinema alla televisione, dai fumetti agli anime giapponesi, la figura del cacciatore di mostri è ricorrente nel nostro immaginario pop moderno. Che si tratti di un film d’azione, come i famosi Van Helsing e Solomon Kane, di un fumetto come nel caso di Hellboy e Dylan Dog, oppure di serie televisive quali Supernatural o Buffy l’ammazza-vampiri, il consumato protagonista dalla storia personale travagliata, che si dedica alla caccia a mostri soprannaturali, spesso accompagnato da validi aiutanti, è un tema sempre attuale e molto avvincente.
Certo, non sempre i mostri sono gli stessi: i vampiri dell’universo di Buffy sono molto diversi da quelli di Van Helsing, e i mostri originali di Hellboy spesso sono invenzioni uniche. Tuttavia, possiamo individuare molti punti in comune tra tutti questi scenari, che sono presi in primis da un contesto “gotico”: vampiri, lupi mannari, morti viventi e demoni sono tutti mostri giunti nella nostra cultura attraverso romanzi e storie ottocentesche… anche se si rifacevano per lo più a leggende realmente presenti nel folklore di tanti popoli fin dall’antichità.
Esistevano veramente, in età moderna, personaggi di inquisitori itineranti e “cacciatori di streghe” più o meno accettati dalle autorità, i quali si aggiravano per i villaggi alla ricerca di eventuali streghe, demoni o mostri di ogni sorta. Come sappiamo, spesso venivano istituiti dei processi-farsa nei quali la presunta strega, dopo essere stata torturata, ammetteva le sue colpe e veniva sommariamente giustiziata. Sebbene siano state esagerate le voci sul numero effettivo di vittime dei processi per stregoneria, le torture e le vessazioni erano reali e vanno fermamente condannate.
Ma in un mondo di fantasia, nel quale streghe e mostri di ogni tipo si aggirano la notte per sentieri oscuri, uscendo dalla foresta e aggredendo ignare vittime, la figura del cacciatore di mostri è paragonabile a quella di un supereroe! E allora, oltre a tutte le precauzioni del caso, quale spada sarebbe perfetta per un simile personaggio?
L’analisi parte naturalmente dai nemici che si devono affrontare. Certo, abbiamo visto come i mostri in questione possano essere i più disparati: se si parla di magia, streghe e fantasmi, non c’è molto che una spada possa fare. Ma quando le minacce diventano reali, allora sì che il combattimento è un’evenienza importante! I morti viventi – chiamiamoli zombie per comodità – sono stati al centro di altri articoli nei quali abbiamo individuato la necessità di spade dall’ottimo tagliente per fronteggiare tale minaccia. Una cosa simile vale per i vampiri, altra tipologia di non-morti molto più pericolosa, ma che presenta sostanzialmente lo stesso punto debole: la testa. Il lupo mannaro è un avversario differente, molto più simile a un grosso animale che a un umano, mentre tutte quelle creature ibride e dotate di tentacoli, chele e strani arti allungabili sono state prese in considerazione trattando l’universo di H.P. Lovecraft.
Sebbene tanti degli articoli sopracitati abbiano qualcosa in comune nelle loro conclusioni, non basterà fare una media: invece che la spada perfetta per sconfiggere ogni singola creatura mostruosa, in questo caso dovremo trovarne una che sia adatta ad affrontare, quantomeno in maniera da uscirne vivi, ciascuno di questi insidiosi nemici.
Il primo fattore importante che salta all’occhio, come abbiamo detto, è il potenziale di taglio. Ciò che hanno in comune molti mostri è infatti una resistenza sovrumana o immortalità, ragion per cui la spada perfetta per il cacciatore dovrà essere in grado quanto meno di menomarli, se non decapitarli. Questo ci porta a escludere il Rapier e lo Spadino, che anche trapassando il mostro da parte a parte potrebbero essere semplicemente ignorate da questo, senza fermare minimamente il suo slancio verso di noi!
La tentazione di molti sarà certamente quella di usare una spada molto lunga e dai colpi potenti, come uno Zweihander, un Nodachi oppure una semplice Spada a due Mani. Si tratterebbe certo di un’ottima scelta, se ci trovassimo ad affrontare qualsiasi mostro in campo aperto; tuttavia ricordiamoci che stiamo parlando di un cacciatore, che il più delle volte dovrà correre per inseguire le sue prede oppure… per scappare da esse, ad esempio se si trovasse circondato. Inoltre la spada non è l’arma primaria con cui affrontare molti di questi mostri: una mano libera fa sempre comodo per reggere una pistola con proiettili d’argento, oppure una croce, aglio o un libro di incantesimi.
Insomma, la nostra spada dovrà essere a mano singola, capace di tagli potenti ma non priva di una punta acuminata, qualora ci trovassimo a poter finire il nemico con un singolo affondo in un punto vitale. Per quanto riguarda la lunghezza, non è il caso di ritrovarci troppo a stretto contatto con un mostro possente, dotato di artigli, denti aguzzi e chissà quali altre appendici prensili. Sarà quindi il caso di escludere anche spade corte come il Gladio, la Cinquedea o lo Yataghan. Una spada di media lunghezza sarebbe l’ideale, e con le caratteristiche elencate abbiamo l’imbarazzo della scelta: dalla classica Katana, alla Spada Vichinga (oppure la Spatha romana, molto simile per dimensioni), o magari una semplice Spada d’Arme, o ancora un Kriegsmesser. Tutte queste armi sono decisamente adeguate e risulterebbero certo utili a un cacciatore di mostri, ma tra di loro c’è la spada perfetta?
Un elemento in cui tutte le spade finora citate sono carenti è anche quello più importante, affrontando alcuni tipi di mostri: la protezione. Certo, un lupo mannaro se ne infischierà della guardia, cercando piuttosto di staccarti direttamente il braccio, e se un vampiro è abbastanza vicino da morderti la mano allora preferirà puntare subito al collo. Ma mostri come gli zombie, oppure simili tipologie di demoni o alieni – che, ricordiamo, abbondano nei racconti di Lovecraft o in opere come Dylan Dog – potrebbero essere particolarmente letali in quanto velenosi o contagiosi, anche tramite un semplice graffio: ecco perché una guardia molto protettiva è un fattore irrinunciabile nella spada perfetta per un cacciatore di creature da incubo.

La Sciabola offre una certa varietà di soluzioni, dal momento che ne esistono con guardie di tutti i tipi; le più classiche hanno un semplice paramano, ma è possibile trovarne anche con protezioni migliori, persino con elsa a coppa o a cesto. Si tratta di tipi di spada ottimi nel taglio, di dimensioni ridotte (se si considerano le versioni da fanteria) e ancora capaci di portare affondi. L’allungo tuttavia è ridotto dalla curvatura della lama, e qualcuno forse preferirà la possibilità di portare affondi più diretti e letali: allora perché non passare direttamente a qualcosa di più robusto?

La tipologia delle “spadone con elsa a cesto” sembra proprio quella che fa al caso nostro. Questo gruppo include una quantità di spade dalle guardie più disparate, ma tutte con la caratteristica di avvolgere interamente la mano e con una lama diritta. Dovremo però evitare alcuni modelli, eccessivamente grandi e ingombranti: la Claymore a mano singola generalmente ha dimensioni fin troppo imponenti, che sarebbero d’intralcio nella corsa e non consentono inoltre di estrarla con velocità dal fodero, altra caratteristica importante per un cacciatore che non voglia diventare a sua volta la preda.
La Schiavona, considerata il prototipo della famiglia, ha anch’essa una guardia ingombrante, pur essendo più leggera. Non è facile trovare il giusto compromesso fra protezione, peso, ingombro e rapidità di estrazione; una spada in stile Vallona potrebbe fare decisamente al caso nostro, dal momento che la sua elsa è forse la più leggera tra tutte le spade con elsa a cesto. Ma se vogliamo veramente restare nel mondo dei romanzi d’orrore gotici alla Penny Dreadful, la spada perfetta per noi è la cosiddetta “Mortuary Sword”. Si tratta di una broadsword in stile anglosassone, molto simile alla Claymore scozzese ma dalle dimensioni inferiori, in uso alla cavalleria inglese proprio negli anni centrali del Seicento.
Non è ben chiaro il motivo per cui questa spada sia stata chiamata “Mortuary”, ma il nome piuttosto macabro potrebbe essere derivato dal fatto che la sua elsa nella foggia più classica ricorda, effettivamente, la gabbia toracica di uno scheletro umano… quale spada migliore da affidare alle mani di un cacciatore di mostri, per combattere ogni sorta di creature infernali nella notte oscura?
Piacere Valerio, appassionato di spade e di armi in generale, articolo bello e interessante, molto descrittivo e dettagliato come piace a me! La scelta finale è molto raffinata, io però sono un romantico e in mano al cacciatore, cavaliere, eroe, immagino sempre una spada bastarda, impugnatura una mano e mezza!
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Grazie Valerio e scusa del ritardo, non avevo visto la notifica del commento!
La spada bastarda è anche una delle mie preferite come variante della due mani 😁
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