Se avete risposto con un “sì!” o un “no!” convinto alla domanda nel titolo di questo articolo, allora dovete assolutamente leggerlo.
La pop culture moderna, dalle pellicole di Hollywood alle pagine dei manga giapponesi, dai giochi di ruolo ai videogame online, ci ha ormai abituati all’idea di un guerriero che brandisce contemporaneamente due armi – spesso asce o spade – risultando più forte degli altri e falciando nemici a destra e a manca sul campo di battaglia. Ammettiamolo, è un’immagine davvero tosta! Quando vediamo un tipo del genere, è inevitabile pensare: “Wow, quello usa due spade assieme, dev’essere un guerriero formidabile!”. E in effetti i combattimenti con un’arma per mano sono molto coreografici, ecco perché Hollywood ne fa così largo uso. Ma brandire una spada in ogni mano è davvero una tecnica superiore?

Iniziamo col dire, se ve lo state chiedendo, che sì, storicamente ciò veniva fatto. Se parliamo di armi in generale, è famosa e frequente l’accoppiata di Rapier e Daga, allo

stesso modo di quella tra Katana e Wakizashi nella scuola di Miyamoto Musashi. Ancora, pare che i nativi americani usassero a volte due asce Tomahawk insieme, mentre i film di arti marziali hanno portato alla ribalta le lame gemelle cinesi. Tutte queste tecniche, però, hanno qualcosa in comune: non usano due spade assieme. In effetti, tendono ad usare due armi piuttosto ridotte, oppure una lunga e una molto più corta; se esploriamo maggiormente la tecnica in sé, notiamo che l’arma più corta (o quella nella seconda mano), è usata quasi esclusivamente per parare gli attacchi nemici, e solo raramente porta qualche colpo a sorpresa.
Il motivo è semplice: al contrario di quello che vogliono farti credere i videogiochi, usare due spade insieme non ti rende più veloce! Solo una spada alla volta, infatti, porta l’attacco, semplicemente perché è molto più utile tenere la seconda in difesa! Ci sarà pure un motivo se l’accoppiata “spada e scudo” è sempre stata vincente sui campi di battaglia storici.
Questo non vuol dire che due spade della stessa lunghezza non possano essere usate insieme, anzi: esistono persino manuali che spiegano come mettere in pratica queste tecniche. Ma in quali occasioni ciò veniva fatto, e perché?
Innanzitutto, in guerra è un’evenienza molto rara e il motivo l’abbiamo già messo in chiaro sopra: è utile avere qualcosa per difendersi nella mano secondaria, ma, potendo scegliere, è molto meglio che quel qualcosa sia uno scudo. Ricordiamo infatti che, se nei videogiochi si perdono solo punti salute, nella vita reale un singolo colpo può ucciderti e non esiste il respawn!
Due spade venivano invece usate, più di frequente, in occasione di un duello. I motivi sono molteplici: per esempio, un duello non terminava necessariamente con la morte di uno dei contendenti, perciò sperimentare era più sicuro. Inoltre, la ragione per cui un duello veniva combattuto, di solito, era il prestigio, il potere o l’onore e impressionare gli spettatori era talvolta più importante dell’effettiva vittoria. Un po’ come nella moderna Hollywood, insomma. Poniamoci allora la domanda fatidica: se vogliamo usare due spade, quale tipo di spada è il più adatto?
Prima di rispondere dobbiamo capire quali vantaggi offre la doppia spada in un duello. Uno l’abbiamo già menzionato, cioè la difesa. Ma anche nell’attacco, un combattente esperto di questo stile può contare su un fattore non trascurabile, ovvero la distrazione. Se è vero che conviene tenere una delle due spade in posizione di difesa, è anche vero che, con due lame gemelle, quella in difesa può essere di volta in volta la destra o la sinistra e il nostro avversario non è mai sicuro di questo, se siamo bravi a confonderlo. Dopo aver parato un colpo potremmo passare al contrattacco, talvolta con la stessa lama che ha appena parato, talvolta con quella opposta. Sebbene questo non cambi la velocità di attacco, è anche vero che ha molto effetto sui riflessi del nostro avversario, il quale potrebbe essere più facilmente confuso dalla destrezza con cui muoviamo le spade. Insomma, la tecnica è tutto.
Quale spada allora è più adatta a questo stile? Storicamente, abbiamo testimonianza dell’uso simultaneo di due Spade da Lato nella scuola Bolognese. Questa spada, più maneggevole della Spada d’Arme grazie agli “anelli da dita” alla base della lama, si presta senz’altro a rapidi cambi di guardia. Esistono anche più tardi esempi di duelli combattuti con due Rapier. È qualcosa di raro, ma in effetti, se pensiamo allo stile di combattimento di quest’arma, minacciare l’avversario con due cuspidi imprevedibili può garantire più facilmente un singolo, rapido e letale affondo. Il problema, in questo caso, è che un Rapier è abbastanza pesante sulla singola mano: chi pratica il suo utilizzo sa che, alla lunga, stanca il polso, e usarne due assieme potrebbe essere molto impegnativo.

La vera svolta si ha nel passaggio alla spada ricurva. No, non stiamo parlando della Katana (sebbene alcune scuole di kenjutsu prevedano tecniche che ne usano due assieme); parliamo invece di spade molto incurvate, come la Sciabola e lo Shamshir, una spada persiana molto simile. Oltre ad essere armi relativamente leggere, queste spade sono abbastanza corte da non intralciarsi tra loro durante il combattimento. La forma ricurva, poi, consente tecniche molto particolari ad uno spadaccino esperto, che può realizzare una raffica di colpi oppure confondere l’avversario abbastanza da aggirare le sue difese. Per di più, nel caso della Sciabola si ha solitamente una guardia che protegge bene le dita o anche l’intera mano, il che è molto importante in una tecnica basata soprattutto sull’attacco.

Concludendo, agli amanti del “dual wielding” mi sentirei di consigliare senz’altro la Sciabola come spada prediletta con la quale impratichirsi: leggera e veloce, capace di tagli micidiali, è l’arma perfetta se volete impressionare il pubblico durante un duello, assumendo l’aspetto di una mantide religiosa impazzita!