Le 5 spade più famose della Storia

Eccoci ad una nuova puntata della nostra rubrica “Spade Famose”, nella quale trattiamo di tutte quelle spade che, per un motivo o per un altro, sono venute ad essere particolarmente celebri nel corso della storia. Nel caso di oggi parleremo letteralmente di spade storiche, cioè spade famose che sono realmente esistite, e non spade leggendarie o di fantasia. Certo, nessuno può dire con sicurezza che non sia esistita una Excalibur, o una Durlindana oppure una Zulfiqar, ma in questo caso con il termine “spade storiche” mi riferisco proprio a lame di cui abbiamo un riscontro materiale o, quanto meno, attestazioni ben precise.

Resta comunque il fatto che gran parte di queste spade, seppur note ed esistenti, hanno spesso origini oscure, che si perdono nella storia e in alcuni casi sono ancora dibattute dagli studiosi. La spada è uno strumento che da sempre si presta a miti e leggende, proprio in virtù del suo valore simbolico, e ciò accade soprattutto quando si tratta di spade appartenute a personaggi illustri e affascinanti!

1 – ULFBERHT

La ormai leggendaria spada “Ulfberht” in realtà non è propriamente una sola spada, ma si tratta di un gruppo abbastanza grande di ben 167 spade ritrovate in giro per l’Europa. Tutte queste spade sono chiamate Ulfberht a causa della particolare iscrizione presente sulla propria lama, che richiama appunto tale nome, talvolta traslitterato in alcune varianti, come “Ulfberth” o “Ulfbeht”, e risalgono a un periodo compreso grossomodo tra i secoli IX e XI (anni 800-1000 d.C.), ovvero quella che da molti è chiamata “epoca vichinga”.

elmo vichingo e spade vichinghe
Cultural History (historisk) Museum Oslo. VIKINGR Norwegian Viking-Age Exhibition 08 Iron helmet from Gjermundbu (Gjermundbuhjelmen). Best-preserved viking helmet, grave find, destroyed in funeral. Equestrian warrior Author: Wolfmann https://commons.wikimedia.org/wiki/User:Wolfmann

Ma cosa rende così speciale questo gruppo di spade da meritare un posto fra le 5 spade più famose della storia? Innanzitutto, la loro incredibile qualità. Si stima che la percentuale di carbonio nella lama delle spade Ulfberht sia di circa tre volte superiore a quella delle altre loro contemporanee, qualcosa che sembrava quasi impossibile da ottenere all’epoca. Le spade europee di epoca vichinga (quelle che, perciò, noi definiamo genericamente come “Spade Vichinghe”), erano forgiate con tecniche miste, per lo più attraverso un processo di saldatura a forgia della lama, che univa tra loro diversi tipi di acciaio in modo da ottenere un prodotto abbastanza omogeneo.

Per creare un acciaio simile a quello delle spade Ulfberht, tuttavia, sarebbe stata necessaria una tecnica che a lungo si è ritenuta possibile soltanto a partire dal periodo industriale. Si tratta di una vera e propria fusione dell’acciaio, per la quale è richiesta una temperatura superiore a 1500 gradi, e che permette di ottenere un materiale quasi privo di scorie e impurità. Il risultato? Una lama forgiata in questo modo, e dovutamente lavorata, sarebbe stata molto più flessibile, leggera e resistente rispetto a qualsiasi altra spada creata con diverse lavorazioni disponibili nell’alto Medioevo. Persino le spade create nei secoli successivi non avrebbero retto il confronto con una lama Ulfberht!

Una spada degna di un re, quindi, che di certo avrebbe attirato l’ammirazione di tutti gli altri guerrieri, e forse ispirato storie leggendarie, come quella della spada indistruttibile Tyrfing della mitologia norrena, o addirittura influenzato il mito di spade come la Durlindana di Orlando e la Gioiosa di Carlo Magno. Di certo furono molti i vichinghi (o norreni in generale) che poterono vantare una spada Ulfberht, dal momento che gran parte dei ritrovamenti sono stati fatti in tombe situate in Scandinavia.

spade vichinghe ulberht
Cultural History (historisk) Museum Oslo. VIKINGR Norwegian Viking-Age Exhibition 11 Elaborate swords, decorated hilts, ornated blades, home-forged and foreign-made, ca 800-1000. Found in Telemark, Nordland, Hedmark. Author: Wolfmann https://commons.wikimedia.org/wiki/User:Wolfmann

Tuttavia dobbiamo deludere una parte del pubblico: le Ulfberht non erano propriamente spade “vichinghe”, né scandinave, bensì spade franche in tutto e per tutto, dal momento che oggi gli studiosi sono per lo più concordi a situare la produzione di queste lame in pieno territorio carolingio. Questo mitico Ulfberht, ammesso che sia realmente esistito, sarebbe potuto essere un vescovo, proprietario terriero del sito di lavorazione, il cui nome sarebbe diventato un vero e proprio marchio nel corso dei secoli, al pari di Gucci o Prada.

2 – GIOIOSA (JOYEUSE)

Restiamo ancora nel regno dei Franchi, e più nello specifico in pieno periodo carolingio, parlando della mitica (ma in qualche modo, certamente esistita) spada dell’imperatore Carlo Magno. Chiamata “Gioiosa” o “Joyeuse” in francese, questa spada fu al centro di un gran numero di miti e leggende, e come potrebbe essere altrimenti, trattandosi della spada di uno degli uomini più influenti della storia?

Albrecht Dürer carlo magno la spada perfetta
Carlo Magno in un dipinto cinquecentesco di Albrecht Dürer

Tra le varie storie che accompagnano la spada di Carlo Magno, ritroviamo ad esempio la diceria che la sua lama fosse composta dello stesso materiale di quella del paladino Orlando – la Durlindana – o della Cortana di re Ogier il Danese. Una lama che, secondo alcuni, avrebbe anche cambiato colore trenta volte al giorno! Ma non è tutto: il pomolo di Gioiosa conterrebbe nientemeno che un pezzo della lancia di Longino (quella che trafisse il costato di Cristo sulla croce), e la sua lama avrebbe richiesto ben due anni di affilatura prima di essere terminata.

Come mai ho scritto che una simile spada potrebbe essere realmente esistita? A prescindere dal fatto che Carlo Magno è un personaggio storico, e che, in virtù della sua importanza come re ed imperatore, avrebbe di certo avuto accesso a molte delle spade migliori della sua epoca (forse addirittura a una Ulfberht, chi lo sa?), resta il fatto che oggi esistono almeno due spade che si contendono il titolo della Gioiosa originale. Una di esse è custodita nel tesoro reale di Vienna, mentre l’altra, forse più nota, è esposta al museo del Louvre a Parigi.

Quest’ultima spada, in particolare, fu usata almeno a partire dal 1270 per aprire la processione d’incoronazione dei sovrani francesi, venendo già allora identificata come la Joyeuse di Carlo Magno. In seguito, dal 1505, fu conservata nel tesoro di Saint Denis, e usata per incoronare altri sovrani, prima di essere spostata al Louvre. Sebbene si tratti di una spada composta da varie parti, aggiunte nel corso dei secoli, è molto probabile che la sua lama (identificata come una tipologia XII della classificazione Oakeshott), possa essere datata al X secolo, o forse anche prima, aprendo alla possibilità che lo stesso Carlo Magno (passato a miglior vita nell’814) possa averla brandita almeno una volta.

Ciononostante, è alquanto improbabile che una spada del IX secolo si conservi in simili condizioni, anche all’interno di un tesoro reale. Per di più, un’altra versione della storia vuole che la Gioiosa originale di Carlo Magno sia stata sepolta assieme allo stesso imperatore, com’era comune nella tradizione precristiana che, forse, il re dei Franchi ha voluto rispettare nella sua ultima ora. Non sapremo mai la verità, ma di certo il mistero e la leggenda di Gioiosa non scompariranno mai.

3 – HONJO MASAMUNE

La terza spada famosa di cui parliamo, che si aggiudica il posto a buon titolo, è quella che da molti fu considerata la prima “spada perfetta”: la Honjo Masamune, una Katana giapponese che si ritiene essere la migliore tra quelle forgiate dal fabbro leggendario Goro Masamune, vissuto fra il Duecento e il Trecento. Costui, sebbene circondato da un alone di leggenda e sacralità, fu un personaggio storico realmente esistito, uno spadaio che creò di certo una serie di lame, e che lasciò la propria eredità a una scuola con il suo nome, che continuò ad operare a lungo.

Possedere una vera Masamune era un grande privilegio per un nobile samurai o addirittura per un daimyo, e una di queste spade in particolare divenne molto famosa. Posseduta inizialmente dal generale Honjo Shigenaga, che la vinse in battaglia contro il feroce guerriero Umanosuke, pare che questa Katana sia stata in grado di tagliare a metà addirittura il pesante elmo kabuto del generale, che però sopravvisse.

Dopo la famiglia Shigenaga, fu il daimyo Toyotomi Hidetsugu a entrare in possesso della mitica spada, simbolo di prestigio della classe dominante nipponica e considerata da allora uno dei grandi tesori del Giappone, passando anche per le mani dei discendenti della famiglia Tokugawa.

Honjo Masamune la spada perfetta

La storia della mitica spada perfetta, la Honjo Masamune, si perde però attorno al 1945 quando, a seguito della sconfitta nipponica nella Seconda guerra mondiale, essa fu venduta o ceduta ai conquistatori americani, andando purtroppo ad unirsi alle tante katana portate in America dai singoli soldati come trofei di guerra, e da allora mai più ritrovata. Possibile che qualche cittadino statunitense abbia la spada perfetta originale appesa alla propria parete, senza conoscerne il valore simbolico?

4 – LA SPADA DI WILLIAM WALLACE

Per chiunque abbia visto il film Braveheart, non ci sarà bisogno di spiegare come mai la spada di Wallace occupi una posizione in questa classifica delle 5 spade più famose della storia. L’eroe della prima Guerra d’Indipendenza scozzese è infatti ormai celebre grazie soprattutto al film e al romanzo che ne raccontano le gesta, ancorché molto influenzate dal filone romantico che accompagna ogni guerra d’indipendenza. Ma cosa sappiamo della vera spada di William Wallace?

Nella città di Stirling, all’interno del National Wallace Monument, è conservata una famosissima Spada a Due Mani che si dice sia appartenuta proprio al famoso eroe scozzese, il quale l’avrebbe usata almeno in due occasioni: la battaglia del Ponte di Stirling e la battaglia di Falkirk, nel 1297 e nel 1298. Ora, della spada originale di William Wallace abbiamo ben poche tracce storiche: sembra che nel 1305, dopo la sua esecuzione, l’arma fu consegnata al governatore del castello di Dumbarton, dopodiché non se ne seppe più nulla per ben due secoli.

Nel 1505 una ricevuta di Giacomo IV di Scozia racconta che una fantomatica “spada di Wallace” sarebbe stata restaurata con una nuova impugnatura e un nuovo fodero, ma non viene specificato niente di più sull’arma in questione, che scompare per altri trecento anni. Solo nel 1825 scopriamo da una lettera che la spada fu inviata alla Torre di Londra per riparazioni, quando fu esaminata da esperti e datata a non prima del XVI secolo. Tuttavia questa datazione fu fatta basandosi solo sull’elsa, che, come abbiamo detto, fu sostituita proprio in quel periodo. Pochi decenni più tardi, l’arma fu infine spostata da Dumbarton al Monumento di Wallace, dove si trova oggi.

Guardando questo reperto, balzano subito all’occhio un paio di particolari: prima di tutto la lama, estremamente lunga (un po’ troppo per una spada del primo Trecento), non presenta nessuno sguscio centrale. Questo fattore è alquanto singolare in armi del genere, se usate per il combattimento. Inoltre l’impugnatura, anche se restaurata, come abbiamo detto, in tempi successivi, è pur sempre creata per una grande Spada a due Mani, come anche le dimensioni suggeriscono: nel XIII secolo, quando cioè visse Wallace, i resoconti di spade di questo tipo sono incerti, e forse non esistevano ancora vere Spade a due Mani, per non parlare di armi di simili dimensioni (ben 163 cm).

Insomma, è molto probabile che la “spada di Wallace” conservata a Stirling sia un falso storico, o quanto meno un reperto che, in buona fede, qualcuno nel Cinquecento ritenne la vera spada di William Wallace e cercò di preservare al meglio. Il vero eroe della storia scozzese avrebbe probabilmente usato una spada ben più corta, simile a una Spada d’Arme del pieno Medioevo o, al massimo, una versione dall’impugnatura leggermente allungata, magari paragonabile ad una Spada Bastarda. Certo è che anche questa leggenda continuerà a far parlare di sé nei secoli a venire!

5 – LA SPADA Dl OLIVER CROMWELL

Passiamo direttamente dalla Scozia all’Inghilterra per la prossima spada famosa! Oliver Cromwell fu un noto politico inglese e condottiero militare di grande successo, nella prima metà del XVII secolo, quando la monarchia inglese attraversò un periodo di profonda crisi assieme al paese stesso, con la Guerra civile inglese (1642-1651). Tralasciando la turbolenta storia politica di quegli anni, Cromwell ebbe il merito di rifondare totalmente l’esercito sulla base di un nuovo modello organizzativo (New Model Army) e impiegando tattiche innovative, che prevedevano un largo uso di una cavalleria “pesante” notevolmente alleggerita rispetto a quella realista, e dotata di equipaggiamenti di tipo molto diverso.

Cromwell at Dunbar – 1886 Andrew Carrick Gow

Si deve a lui la creazione degli Ironsides, un’unità di corazzieri di nuovo modello che fu presto presa a esempio da altri eserciti europei, e che, oltre alle armi da fuoco al posto della pesante lancia, utilizzava in battaglia un tipo di spadone con elsa a cesto decisamente in voga a partire da questo periodo, che potevano essere spade di tipo Vallona o, più tardi, le cosiddette “Mortuary”. Quest’ultimo modello si sarebbe guadagnato tal nome solo alcuni secoli dopo, forse rimarcando il legame della tipologia con il periodo travagliato della storia inglese, che vide la decapitazione di re Carlo I per alto tradimento e, in seguito, una macabra esecuzione postuma per lo stesso Cromwell, dopo che la monarchia fu restaurata.

Cosa sappiamo della spada di Oliver Cromwell? Nella collezione delle Royal Armouries è conservata una spadona con elsa a cesto che viene attribuita direttamente al controverso condottiero inglese. La spada in questione sarebbe stata usata dal condottiero nell’assedio di Drogheda del 1649, al quale seguì un grande massacro. In effetti, la lama dell’arma presenta qualche danno dovuto all’uso e ammaccature di pallottole, nonostante si tratti di una spada certamente sontuosa.

La spada attribuita a Cromwell fu donata, a quanto si dice, da un parente diretto del condottiero, ma non prima della metà dell’Ottocento: un secolo che, come sappiamo, fu percorso da un’inguaribile vena romantica per quanto riguarda il nazionalismo, e, se ciò vale per lo scozzese William Wallace, quello inglese non fa certo eccezione. Le decorazioni dorate sull’elsa della spada appaiono fin troppo recenti, e potrebbe trattarsi di un abbellimento creato apposta per attribuire la spada a un grande generale; questo, comunque, non vuol dire che tale attribuzione sia falsa.

La spada può essere inclusa nel genere “Mortuary”, o comunque delle spade da cavalleria con elsa gotica, anche se i motivi della guardia non sono particolarmente elaborati; in effetti, se si considera la struttura generale, essa è molto più simile ad una Vallona che non a una Mortuary propriamente detta, viste anche le piastre frontali traforate, che sono più tipiche di quel modello. Di certo, comunque, si tratta di una tipologia utilizzata per tutto il XVII secolo, e se anche non dovesse davvero appartenere a Oliver Cromwell, possiamo ben immaginare il condottiero armato di una spada molto simile o identica, come testimoniano anche dipinti del periodo e statue postume.

L’immagine in copertina (File:Cultural History (historisk) Museum Oslo. VIKINGR Norwegian Viking-Age Exhibition 11 Elaborate swords, decorated hilts, ornated blades, home-forged and foreign-made, ca 800-1000. Found in Telemark, Nordland, Hedmark) Appartiene a: Wolfmann https://commons.wikimedia.org/wiki/User:Wolfmann (https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Cultural_History_(historisk)_Museum_Oslo._VIKINGR_Norwegian_Viking-Age_Exhibition_11_Elaborate_swords,_decorated_hilts,_ornated_blades,_home-forged_and_foreign-made,_ca_800-1000._Found_in_Telemark,_Nordland,_Hedmark._4709.jpg)

4 pensieri riguardo “Le 5 spade più famose della Storia

  1. Un post molto interessante, come sempre.

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  2. Niente Excalibur?

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    1. In questa occasione non l’ho elencata in quanto non è propriamente una spada storica, o almeno non ci sono evidenze materiali per la sua esistenza… però ne ho parlato in altri approfondimenti: https://laspadaperfetta.com/2018/03/31/la-vera-excalibur-la-spada-di-re-artu-prende-vita/

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