Ecco 7 luoghi comuni sulle spade da sfatare una volta per tutte

Guerrieri senza elmo che estraggono il loro spadone a due mani dal fodero sulla schiena, per poi gettarsi nella mischia menando fendenti a destra e a manca contro le corazze avversarie; nemici che cadono a terra come fulminati dopo il primo colpo all’addome; samurai che in un solo, rapido movimento tranciano di netto spada, scudo e testa dell’avversario, ancora immobile; cavalieri rallentati da un’armatura troppo ingombrante, sconfitti facilmente da un nemico molto più agile perché dotato di una spada leggera e privo di protezioni. Quante volte abbiamo visto scene simili in un film di Hollywood, o in un cartone animato giapponese?

highlander ramirez kurgan spada perfetta immortale
Ramirez, il maestro di Connor MacLeod, trafigge il guerriero Kurgan.

I lettori de La Spada Perfetta sanno già che alcuni di questi cliché sono stati ampiamente discussi in articoli precedenti, ma molti altri ricorrono fin troppo spesso nell’immaginario collettivo, per emergere poi quando si parla con un neofita convinto di poter sconfiggere facilmente un cavaliere in armatura solo girandogli attorno abbastanza in fretta.

È giunto quindi il momento di sfatare, una volta per tutte, alcuni dei miti più persistenti che riguardano le spade. Se credete di saperne già più di chiunque altro sull’argomento, allora è il caso di mettervi alla prova!

 

1) Le spade medievali erano pesantissime 

Ecco uno dei miti più diffusi, complici film come Conan il Barbaro o giochi di ruolo troppo semplificati. Non c’è una misura standard, ma quasi ogni profano, alla domanda su quanto pesasse secondo lui una spada nel Medioevo, risponderà qualcosa come “quattro o cinque chili, forse di più”. La risposta è evidentemente diversa e innanzitutto deve tener conto di che spada si sta parlando: in generale, possiamo distinguere le spade propriamente “medievali” nei tipi di Spada d’Arme e Spada a Due Mani, anche se si possono far rientrare nel periodo spade come quella Vichinga e, spingendosi verso il Rinascimento, anche Spada da Lato e Spadone.

la spada di conan il barbaro

Il peso medio era differente per ogni tipologia ma, normalmente, una spada a mano singola tendeva a pesare poco più di 1 kg (un chilogrammo), con una spanna che, tra i modelli più leggeri e quelli più pesanti, poteva spaziare di qualche etto. Se parliamo di Spade a due Mani il peso non era molto superiore: da un minimo di 1250 grammi fino ad un massimo di 2 kg per modelli molto ingombranti. L’idea di una spada medievale pesantissima viene forse da alcuni esemplari di Spadone davvero imponenti, alti quasi due metri per un peso che poteva arrivare fino ai 7 kg, i quali però furono probabilmente creati per il solo scopo cerimoniale e non per essere portati in battaglia! Lo Spadone veramente usato nel periodo rinascimentale, invece, poteva aggirarsi mediamente sui 3,5 kg o poco più: non sembra molto, ma si tratta di un peso davvero notevole per un’arma dalla quale far dipendere la propria vita!

lanzichenecco zweihander la spada perfetta

2) Gli spadoni a due mani non erano affilati

Questo ci porta al secondo punto: gli Spadoni (da non confondersi con la più corta Spada a Due Mani), erano davvero mantenuti senza filo, sfruttando invece la massa imponente della lama per tagliare il bersaglio? Certamente no! Non è chiaro da dove sia nato questo mito, ma un’arma del genere era fatta proprio per affettare al meglio i nemici, pertanto non avrebbe avuto alcun senso lasciarla senza filo. Certo, una lama affilata come un rasoio è più portata a rovinarsi, perciò è verosimile che qualcuno preferisse mantenere il proprio Spadone con una affilatura media, in previsione di una lunga campagna militare. Ma l’idea di usare un’arma del genere soltanto per i colpi contundenti non ha alcun senso, anche perché tanto sarebbe valso usare una mazza, un martello o una semplice asta in solido legno di quercia, perfettamente capace di rompere crani attraverso un elmo.

lanzichenecchi con spadone

3) La Katana può tagliare qualsiasi cosa 

Questo stereotipo è il più famoso: da Goemon dell’anime Lupin III, alla Tessaiga di Inu Yasha, le Katana sono state ritenute alla stregua di spade laser, capaci di tagliare qualsiasi cosa senza problemi, quasi fossero magiche. Naturalmente questo non è vero, anzi: per quanto si tratti di spade con un ottimo tagliente, abbiamo dimostrato in un articolo precedente come tali armi fossero costruite in un modo che le rendeva piuttosto suscettibili agli urti contro materiali troppo duri. Dunque, nonostante siano eccezionali nel tagliare bersagli “morbidi” come il tatami o il corpo umano, un forte urto con un’altra spada o contro un’armatura potrebbe piegare la lama di una Katana in modo tragico, mentre il bersaglio ne sarebbe a malapena scalfito.

goemon ishikawa lupin katana shirasaya zantetsu ken

4) La Katana è una spada scadente

Ebbene sì, ultimamente anche questo è un parere che sta prendendo piede negli ambiti come la Scherma Storica, in cui le spade medievali sono preferite rispetto alle Katana, dove perciò si conoscono bene i limiti di quest’ultima. Bisogna però stare attenti a non passare da un estremo all’altro: è vero che la maggior parte delle spade europee ben costruite erano più resistenti di quelle giapponesi, potendo contare su un tenore di carbonio più uniforme e su una tempra non differenziata. Ma la rigidità della Katana, la sua sagomatura e il suo filo molto duro ne fanno, in generale, un tagliente più preciso e più facile da usare, rispetto a molte longsword o persino Sciabole e Falcioni.

A parte questo, un’altra critica legittima riguarda la guardia troppo ridotta della Katana rispetto alle spade europee; in effetti la spada giapponese offre molta meno protezione per la mano del guerriero rispetto ad una dalla guardia a croce, ma anche in questo caso bisogna tener conto dell’uso diverso al quale era destinata. Le tecniche di Kendo o Kenjutsu sono create apposta per sfruttare al meglio le qualità della Katana e non è detto che questo punto debole pregiudichi così tanto il confronto da renderla una cattiva spada.

5) Il Rapier è una spada leggera e quindi ti rende più veloce 

Assolutamente no. La concezione della Spada a Striscia come spada “leggera” va probabilmente in coppia con quella per cui le spade medievali dovevano essere molto pesanti. Quasi certamente è un’idea che deriva da giochi di ruolo come Dungeons & Dragons, dove l’ipotetica differenza di peso viene usata per affibbiare punteggi diversi agli attacchi nel combattimento immaginario. In realtà questa tipologia varia nel peso più o meno come le altre, aggirandosi sempre attorno al singolo chilogrammo; molti Rapier più tardi, addirittura, vengono a pesare quanto una Spada a Due Mani raggiungendo i 1200g o più, complice la guardia che può essere piena e molto ampia.

tipologie corporatura duello spada striscia rapier

Il peso di una spada tuttavia non pregiudica per forza la velocità che si può avere nel suo utilizzo, a patto che sia ben bilanciata. La massa tende infatti a essere concentrata sull’elsa, soprattutto nella Spada a Striscia, così da mantenere l’arma estremamente maneggevole; in questo senso, ad esempio, alcune tecniche possono essere effettuate più velocemente con uno Spadino piuttosto che con uno Zweihander, ma non si tratta di una regola generale e soprattutto non è un fattore direttamente proporzionato al peso della spada.

6) La lama del Rapier si può spezzare facilmente 

Anche questo è un cliché che si incontra spesso nei cartoni animati come nei film, ma assolutamente privo di fondamento. Il fatto che la lama di una Spada a Striscia o quella di uno Spadino siano generalmente più strette della media non pregiudica per forza la loro resistenza, anche perché, in realtà, molte di queste compensano in spessore. La sezione della lama è infatti di solito esagonale o a diamante, talvolta addirittura triangolare nel caso degli Spadini: questo da un lato ne pregiudica il potenziale di taglio, che in effetti è misero rispetto ad altre spade, ma dall’altro rende la lama molto resistente agli urti e ottima negli affondi.

Elsa spada a striscia Rapier spade occidentali

7) Un colpo di spada abbastanza forte può trapassare un’armatura

In quanti film abbiamo visto il protagonista, in preda a sacro furore, fare strage di nemici corazzati a destra e a manca sul campo di battaglia, trapassando come burro le loro corazze? Ebbene, è il momento di capire che si tratta di pura finzione scenica. Non importa quanto potente sia un colpo di spada: una corazza spessa e ben temprata, come quelle che di norma usavano i cavalieri dal XIII° secolo in avanti, potrà al massimo essere scalfita dalla lama o dalla punta, lasciando intatto il guerriero all’interno. In effetti il danno maggiore, in questi casi, lo subirebbe la spada, che di certo vedrebbe il suo filo rovinato e la lama, probabilmente, piegata.

battaglia medievale cavalieri armatura elmo falcione

Non che questo renda le spade inutili contro un cavaliere corazzato, come abbiamo spiegato nell’articolo sulla spada perfetta per affrontare un cavaliere. Tuttavia non è un caso se, in guerra, le prime armi da usare erano quelle ad asta (come una semplice lancia o un’alabarda), poi venivano le armi contundenti (come mazza, martello o scure d’arcione), e solo alla fine, come ultima risorsa, la spada.

battaglia tra cavalieri in armatura

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7 pensieri riguardo “Ecco 7 luoghi comuni sulle spade da sfatare una volta per tutte

  1. Articolo molto utile, specialmente per me che scrivo fantasy ambientati nel Medioevo.
    Avendo anche partecipato a delle rievocazioni storiche, molte di queste cose le sapevo già, ma grazie a te ho completato il cerchio!

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  2. L’idea di questo blog è fantastica! Complimenti per i tuoi articoli 🙂

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  3. Davvero un blog specialistico molto interessante! Ti seguirò volentieri!

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  4. Il cavaliere di draghi marzo 27, 2020 — 10:11 am

    Grazie mille, davvero un bel blog

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