Non è la prima volta che parliamo di Zombie e spade, qui su La Spada Perfetta, ma l’argomento è talmente ampio e dibattuto nel mondo nerd, che vale la pena di… sviscerarlo per bene. Abbiamo già trattato il tema della cosiddetta “apocalisse zombie”, ovvero l’improvviso scoppio di una epidemia di non-morti che devastano la città; nel precedente articolo lo abbiamo affrontato nell’ottica più classica e pratica, pensando cioè al modo migliore per salvarsi la pelle. Questo, naturalmente, include il fatto di darsela a gambe il più in fretta possibile, combattendo i mostri solo se necessario per spianarsi la strada.
Stavolta però immaginiamo uno scenario un po’ diverso: l’apocalisse zombie è già iniziata da parecchi giorni, siete riusciti a mettervi al riparo con un piccolo gruppo di superstiti – possibilmente all’interno del vostro bunker dotato di una fornitissima armeria piena di spade – ma adesso siete circondati. Una folta orda di morti viventi si aggira per le strade all’esterno, rantolando, trascinando i piedi in decomposizione ed emettendo suoni lugubri dalle gole rinsecchite. Avete finito le provviste e siete costretti ad uscire, ma non ci sono veicoli corazzati a disposizione come nei film e l’unico modo di farvi strada attraverso la schiera di cadaveri semoventi è usare le armi: qualcuno deve falcidiare gli zombie mentre gli altri corrono al più vicino supermercato.
Si tratta di uno dei possibili scenari nei quali dovremmo affrontare un combattimento più o meno stazionario, non mirato alla fuga ma piuttosto a decimare un gran numero di avversari, cercando di sopravvivere il più a lungo possibile. Come nello scorso articolo, non parliamo di creature veloci e scaltre, ma di semplici cadaveri deambulanti, più simili a quelli della serie The Walking Dead che non a film come World War Z: la decomposizione rende infatti rigidi e fragili i corpi, che non sarebbero in grado di correre, né di esercitare una grande forza. Per lo stesso motivo, si tratta di bersagli piuttosto “morbidi” da fare a fette, ma l’unico modo di sbarazzarsene è liberarli della testa, oppure di un arto, in modo da azzopparli e renderli inoffensivi.
Praticamente qualsiasi spada che sia capace di portare buoni colpi di taglio si presta allo scopo, ma quale dovremmo scegliere nella nostra armeria per assicurarci il maggior vantaggio? La Katana è la più gettonata nel cinema e nei fumetti, che una volta tanto hanno fatto una buona scelta; anche Sciabola e Falcione , magari nella variante Dussack, sono armi ottime per questo scopo, tanto più che offrono migliore protezione dai morsi rispetto alla spada giapponese, priva di guardia. Se non dobbiamo correre, però, e l’unica cosa che ci interessa è mantenere la posizione falcidiando quanti più zombie possibile, non abbiamo dunque bisogno che la nostra arma sia tanto leggera: possiamo passare a qualcosa di decisamente più brutale.
Poter contare su un buon allungo è la cosa migliore per colpire i non-morti prima che ci siano addosso, in particolare se vogliamo mirare alle gambe e rallentarli, un’arma inastata si presta allo scopo molto più di qualsiasi spada: un Roncone, un’Alabarda o una Bardica sono quelle con il miglior potenziale di taglio tra le armi immanicate occidentali, ma dall’oriente ci arriva l’idea migliore: il Naginata giapponese (il quale però sembra abbia avuto origine in Cina, dove esistono armi analoghe), consiste essenzialmente nella lama di una Katana montata su una lancia, ed è davvero la scelta perfetta per tranciare zombie senza esporci troppo. Se però vogliamo restare nell’ambito delle spade, il Nodachi o il Nagamaki sono quello che fa per noi. Usati proprio per tenere a bada più avversari nella mischia, queste versioni gigantesche della Katana possono falciare i morti viventi come un campo di grano. Se invece preferiamo qualcosa di più occidentale, il caro vecchio Zweihander assolveva la stessa identica funzione e infatti le varie tecniche di Spadone o Montante contemplano ampi fendenti e rapide giravolte, per difendere una dama – o lo stendardo dell’esercito – da attacchi su ogni lato.
Tutte queste armi hanno una cosa in comune: sono molto lunghe. Pur essendo questo un vantaggio per i motivi che abbiamo appena descritto, resta il fatto che dovremo affrontare una vera orda di zombie che avanzano instancabilmente verso di noi, perciò prima o poi ci ritroveremo a dover combattere anche a cortissimo raggio. La cosa più intelligente da fare è avere un’arma secondaria, proprio come qualsiasi soldato su un campo di battaglia, che mantenga però le caratteristiche migliori per lo scopo. Tutte le spade di cui abbiamo già parlato sopra vi si prestano bene, ma se vogliamo resistere il più possibile ci serve qualcosa di grosso, durevole e versatile; inoltre Katana e Sciabola hanno lo svantaggio di una lama piuttosto stretta, che rischia di incastrarsi tra le ossa degli zombie, rallentandoci drammaticamente.
Dal momento che in questo articolo abbiamo parlato parecchio di armi orientali, perché non restare in tema? Il Dadao è una grossa spada cinese a due mani, molto simile a un Falcione medievale, che però è abbastanza corta da essere usata a mano singola senza sforzo e dunque si presta benissimo a effettuare colpi di taglio brutali, inoltre la sua lama ampia e ricurva può essere estratta con maggiore facilità di altre dalle costole di un non-morto: potrebbe trattarsi della spada secondaria perfetta in questa situazione. Se però preferite mantenere la miglior protezione possibile alle mani, per evitare di essere morsi, la Khanda indiana è quello che stavate veramente cercando: anche la lama di questa spada pesante è piuttosto larga e priva di punta, poiché è stata creata per la cavalleria, ma è dotata di una guardia a coppa e di un paramano, entrambi in acciaio, che renderanno la vostra mano invulnerabile. Altra peculiarità di questa spada è il codolo allungato che fuoriesce dal retro, incurvandosi, così da permettere ai cavalieri appiedati di usare la Khanda anche a due mani. Contro un’orda di zombie, questa protuberanza potrebbe essere anche utilissima per agganciare le braccia dei non-morti e allontanarle da te, qualora riuscissero ad afferrarti!
Ricapitolando, il guerriero perfetto per affrontare un’orda di zombie dovrebbe essere un improbabile Samurai sino-giapponese, armato di una grande Nodachi e con un Dadao pronto nel fodero, oppure una sorta di strano Lanzichenecco appena tornato dal saccheggio di una città indiana, con il suo fedele Zweihander in spalla e una spada Khanda alla cintola, forse un recente bottino di guerra. Se pensate di dover respingere ondate su ondate di morti viventi e non volete farvi trovare impreparati, correte a procurarvi una qualsiasi combinazione di queste quattro spade, mirate alle gambe e… buona fortuna!
Molto interessante!
Purtroppo, non tutti hanno la casa piena zeppa di spade (tranne Bruce Wayne, Blade e Deadpool). Ma degli attrezzi da giardino come una ronca, una falce o la famosa motosega (tipo “Sharknado”) possono offrirci qualche chance di sopravvivere?
Dai, che gli zombi non esistono… ma quando vedo alcuni miei vicini, ho qualche dubbio…
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Giusta osservazione 😂 posso dirti che lascerei perdere la falce in favore di una semplice vanga o di una zappa, mentre la ronca è perfetta soprattutto se inastata! Tempo fa ho messo gli occhi su una roncola Fiskars niente male…
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un bel pennato su asta di 70 cm…. una ferrata per la corta distanza o un intramontabile martello da guerra
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spada a due mani per la versatilità. ad ogni modo prima ancora che una spada meglio mettersi spalle al muro con un’armatura completa e diventi quasi invulnerabile agli zombie. infatti non capisco nei film quei militari che soccombono velocemente. qualche strato di kevlar e gli zombi ti fanno un baffo.
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E ricordiamoci le balestre per colpire a distanza senza fare troppo rumore. Ce ne sono a poche decine di euro efficaci contro uno zombie decomposto, o addirittura a ripetizione per affrontare orde di non morti senza attirare l’attenzione di altri mostri.
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