Una spada per amica – La difesa personale

! Disclaimer – Questo articolo non intende in alcun modo incoraggiare il porto d’armi di nessun genere e in particolare si scoraggia vivamente il lettore al porto o trasporto di armi da taglio di qualunque natura. Ricordiamo che la legge italiana non permette il porto di nessun tipo di lama, nemmeno se si possiede la licenza di porto d’armi !

 

Nel corso della storia, le spade sono state usate con gli scopi più diversi e quindi si sono specializzate ognuna per il proprio utilizzo, mantenendo sempre un valore di status symbol presso molti popoli. Di solito, però, la spada era vista come un’arma secondaria sui campi di battaglia, qualcosa con cui difendere la propria persona in casi estremi, quando ormai la lancia o l’alabarda giacevano spezzate al suolo.

 

Bad War Battaglia

 

Lo stesso concetto della spada usata come arma per la difesa personale si potrebbe applicare anche al giorno d’oggi, se non esistessero armi da fuoco e se le regolamentazioni di un paese permettessero di andarsene in giro con una spada alla cintola (non è il caso dell’Italia e per questo ci sono motivi validissimi che possiamo intuire, dalla minaccia terroristica alla semplice micro-criminalità). Inoltre, vogliamo ricordare ancora una volta ai lettori che l’atteggiamento migliore in caso di aggressione non è la reazione armata, bensì la fuga. Ma fingiamo per un attimo di trovarci in questo strano mondo, magari in un passato non tanto lontano, dove tenere una spada sempre pronta era visto come un atteggiamento legittimo: quale spada sceglieremmo per difendere la nostra vita e quella dei nostri familiari, da portare ogni giorno alla cintola mentre passeggiamo per strada?

Qualcuno potrebbe rispondere che una spada vale l’altra e che l’unico discrimine è il

bartutsu difesa personale
Tecniche di “Bartitsu”, stile di autodifesa inglese dei primi del Novecento.

gusto personale. In parte questo è vero, ma cerchiamo di riflettere su quale tipo di spada sarebbe il più adatto allo scopo e quali invece non vi si prestano per nulla. Ad esempio, dal momento che l’arma scelta sarà qualcosa che ci portiamo in giro tutto il giorno, dovremo senz’altro escludere spade molto pesanti e ingombranti come lo Spadone, la Spada a Due Mani o il Kriegsmesser (benché le ultime due siano relativamente leggere, restano troppo lunghe). Quindi abbiamo già individuato due caratteristiche della spada migliore per l’autodifesa: deve essere abbastanza corta e leggera. Ciò esclude anche il Rapier: sebbene quest’arma venisse usata in principio proprio a tale scopo, ricordiamo che si trattava di epoche diverse, nelle quali la guerra imperversava ed era facile che anche ipotetici assalitori fossero armati di spade lunghe. Il Rapier è una spada maneggevole e veloce, ma per lunghezza e peso molto simile alla Spada a Due Mani.

 

Bisogna tenere presente, poi, che in un mondo del genere anche il lestofante che ci aggredisce sarà senz’altro armato di spada o di coltello, qualcosa che si possa occultare ed estrarre velocemente, per non metterci in allarme: questo purtroppo vale tutt’oggi, e mettiamo bene in chiaro che non esiste un modo sicuro di reagire a questo tipo di aggressioni, se non scappare il più velocemente possibile. Ma se fossimo costretti a combattere, il nostro primo obiettivo non sarebbe quello di uccidere l’assalitore, bensì di disabilitarlo momentaneamente per scappare, oppure metterlo in fuga a nostra volta, il tutto con il minor rischio possibile per la nostra incolumità e per quella di chi sta con noi.

samurai horo katana yariUna terza caratteristica della spada prescelta, quindi, dovrebbe essere una guardia che protegga bene la mano avanzata, dal momento che non avremo uno scudo (anche se personalmente valuterei l’ipotesi di appendere un piccolo brocchiero al mio fodero, leggero ed elegante). Escludiamo così il Gladio, la Cinquedea, ma anche la semplice Spada Vichinga e la Katana: tutte ottime scelte, sia chiaro, ma si può fare di meglio se teniamo alle nostre dita. Inoltre, le prime due spade citate sono piuttosto corte e tenere una certa distanza tra noi e l’aggressore resta importante. Se pure è vero che i Samurai fecero della Katana la loro arma prediletta per un’autodifesa onorevole, bisogna anche tener conto che salvaguardare le dita non era una loro priorità e che questo aspetto era delegato completamente alla perizia tecnica del guerriero.

Per quanto riguarda la protezione della mano, salta subito alla mente la Sciabola o, ancor meglio, la Schiavona con guardia a cesto. Queste potrebbero essere una soluzione, ma dipende sempre da quanto ingombro riteniamo giusto portarci in giro durante una passeggiata con la nostra dolce metà, ad esempio. Ricordiamoci che per il 99% del tempo, la spada al nostro fianco non ci servirà assolutamente a nulla se non come zavorra per la cintura e quindi saremmo spesso tentati di lasciarla a casa! Naturalmente è un problema che si sono posti anche i nostri avi, in epoche relativamente “pacifiche”, quando cioè l’uso della spada nella vita quotidiana era abbastanza raro, limitato a duelli d’onore o, appunto, difesa personale. Ciò che hanno pensato è stato di riadattare una delle armi con le caratteristiche migliori in modo che fosse più leggera e meno ingombrante: preso un Rapier, hanno accorciato la lama rendendola atta solo all’affondo e rimpicciolito la guardia in modo da togliere tutto il peso in eccesso. Il risultato è stato lo Spadino, la cui tecnica di utilizzo divenne presto il vero punto d’incontro tra la scherma tradizionale e quella sportiva. Pur corta e leggera, questa spada è robusta e perfetta per deflettere attacchi, poi affondare rapida e imprevedibile, scoraggiando – o peggio – l’aggressore.

the school of fencing spadino smallsword duello onorevole

 

Se non siete fan dello Spadino, oppure se non siete spadaccini esperti, potreste preferire

lanzichenecco lanzichenetta katzbalger
Lanzichenecco armato di Alabarda e “Katzbalger”, in italiano Lanzichenetta.

un approccio diverso con tecniche di taglio, molto più semplici e sicure rispetto agli affondi. In questo caso, una prima alternativa è la Lanzichenetta, l’arma secondaria per eccellenza dei mercenari cinquecenteschi; tuttavia si tratta di una spada pesante per la sua larga guardia metallica ed è quasi priva di punta, il che toglie un’importante possibilità di offesa. Forse è meglio optare per un Cutlass: la versione più corta della Sciabola, con la migliore protezione per la mano e un tagliente più che efficace a scoraggiare qualunque assalitore. Usato da marinai e bucanieri a bordo delle navi, si tratta di un’arma molto robusta, benché relativamente pesante.

Ancora una volta, la scelta si rivela estremamente personale e deve mettere d’accordo il gusto individuale, l’abilità del singolo e la portabilità dell’arma. Perciò decidete: vi sentite più orgogliosi duellanti, spietati corsari o selvaggi Lanzichenecchi?

3 pensieri riguardo “Una spada per amica – La difesa personale

  1. Andrea Pascucci agosto 7, 2018 — 4:23 PM

    Ciao,
    io ho comprato una spada in Africa con un disegno che sembra spagnolo e una scritta in latino, qualcuno dice che è una spada delle crociate, a chi posso rivolgermi per capire che tipo di spada è?
    grazie.

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    1. Ciao Andrea! Sulla tipologia posso cercare di rispondere qui vedendo la spada e azzardare qualche ipotesi, se ti va di postare una foto!

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